PAPPAGALLO
RIFLESSIONI SULL'ACQUISTO DI UN PAPPAGALLO
Uno dei problemi principali del
commercio dei pappagalli, è che la stragrande maggioranza dei
commercianti consiglia molto male.
Generalmente sono molto
poco informati e questo può sfuggire a chi non ha esperienza e
naturalmente tende a fidarsi del "professionista" che raramente da
consigli disinteressati.
Quello che purtroppo
succede molto spesso è che un pappagallo viene acquistato senza rendersi
conto di cosa significa conviverci, di quanto possa essere complesso,
intelligente e problematico. Quando iniziano ad emergere i problemi, sono
quasi sempre i pappagalli a rimetterci: o vengono trascurati e confinati
perennemente in gabbia, o vengono ceduti a persone altrettanto
disinformate, che a loro volta se ne liberano.
Cercheremo di spiegarvi
meglio cosa può significare avere ad esempio un'Ara in casa, e vi prego di
leggere attentamente perchè vorrei che vi rendeste conto qual'è l'altra
faccia della medaglia, quella di cui i commercianti e quasi tutti gli
allevatori commerciali non fanno mai parola. Tra i seri professionisti ed
allevatori, non ce ne sono che venderebbero un'Ara non svezzato a chi che
non ha esperienza nè con i grandi pappagalli nò con lo svezzamento.
La prima cosa da sapere
è che i pappagalli, anche se allevati a mano, mantengono la loro natura
selvatica. A differenza di altri animali domestici che hanno convissuto
con l'uomo per millenni, i pappagalli vengono riprodotti in cattività solo
da poche generazioni e non hanno sviluppato quei tratti che li possono
caratterizzare come animali domestici. Inoltre, possono avere
un'intelligenza molto complessa che li predispone a soffrire di problemi
comportamentali, anche molto seri, quando le loro esigenze non vengono
soddisfatte.
Spesso non è facile
capire i loro comportamenti e di cosa hanno bisogno, e per riuscirci
meglio è essenziale fare riferimento al loro comportamento in natura.
Lo svezzamento è un
periodo molto delicato per tutti i pappagalli, sia fisicamente che
psicologicamente. Per allevare a mano, occorre sia conoscere i pappagalli
in generale, che avere un'esperienza specifica. Non lasciatevi
tranquillizzare e convincere del contrario.
Considerate che gli
allevatori commerciali e i negozianti devono vendere per vivere, e che non
si fanno scrupoli per cercare di concludere una vendita. Non si
preoccupano affatto di quello che sarà il futuro dei pappagalli che
vendono. A questo bisogna aggiungere che c'è un'ignoranza di base molto
diffusa. Non è raro sentirsi dire "allevo pappagalli da 30 anni e so
esattamente cosa devo fare" da persone che si rifiutano di accettare
qualsiasi suggerimento e che in realtà fanno degli errori enormi.
Succede che vi informano
che ad esempio un pappagallo (ps. Ara) è un pappagallo "flemmatico e
calmo". Vi è mai capitato di vedere dei documentari con le Are in natura?
Sono territoriali, in grado di volare ogni giorno per decine di chilometri
per andare a nutrirsi, le loro grida si possono sentire a chilometri di
distanza, sono in grado di scavare dei grandi nidi nei tronchi degli
alberi lunghi anche oltre un metro.
Le coppie di pappagalli
(es. Ara), quando devono nidificare, possono diventare molto aggressive
cercando di impossessarsi dei nidi di altre specie e uccidendo i loro
piccoli.
La calma e la flemma non
fanno parte della natura di nessun uccello.
Quelli che si vedono,
immobili nelle gabbie o sui trespoli, sono stati resi apatici da un
cattivo mantenimento, e non stanno bene. Qualsiasi pappagallo in buona
salute, in un ambiente che non lo intimorisce, nel quale si sente sicuro,
in compagnia di persone con le quali ha creato dei legami, sarà attivo,
vivace, spesso distruttivo e rumoroso. Questa è la loro natura.
Un piccolo, se allevato
e socializzato bene, sarà affettuoso con tutti. Ma non rimarrà sempre
così. Diventando adulto cambierà e farà delle scelte. Potrebbe non gradire
più chi lo ha allevato, preferendogli un'altra persona che sceglie come
"compagno'. Potrebbe diventare territoriale e aggressivo, specialmente nel
periodo riproduttivo che dura diversi mesi, difendendo i suoi spazi
e la persona preferita dall'intrusione di chiunque altro. In assenza della
sua persona preferita, potrebbe urlare incessantemente.
Vorrei anche che poteste
sentire le urla di un pappagallo in un ambiente chiuso, e rendervi conto
del volume che possono raggiungere, che può essere insostenibile non solo
per chi ci convive, ma anche per i vicini di casa.
Dovrete poi soddisfare
altri istinti naturali: i pappagalli, soprattutto quelli che hanno un
grande becco sentono il bisogno di usarlo. In natura lo usano
principalmente per nutrirsi di noci molto dure e per scavare i nidi. Come
pensate che lo userà in casa? Vorrà mordere, sminuzzare, e distruggere tutto quello
che lo attira: mobili, elettrodomestici, fili elettrici, muri, infissi,
porte, libri, tende, cellulari, ecc.
Se vorrete tenere una
finestra aperta, dovrà essere protetta da una rete molto resistente.
Quella di una zanzariera possono bucarla in un attimo.
Dovrà poter fare
attività fisica e volare. Per darvi un'idea dello spazio di cui hanno
bisogno per riuscire ad esercitare bene i muscoli, considerate che
l'apertura alare media esempio di un'Ara ararauna è di circa 1.10 m.
Partendo da fermi, con solo un paio di colpi d'ala possono coprire una
distanza di 8-9 metri, perciò per tenersi in forma hanno bisogno di più
spazio. Poi c'è lo spostamento d'aria, che nel caso di un'Ara
può creare il caos.
Se pensate di tenerlo
sul trespolo per farlo stare più in contatto con la famiglia. Durante la
fase dello svezzamento, il trespolo è la soluzione peggiore per un
piccolo che ha da poco lasciato il nido o l'incubatrice. A quell'età hanno
bisogno di sentirsi al sicuro, non esposti, e gli serve un riparo: una
grande gabbia con una zona protetta. Da adulti, il trespolo va bene per
sostare temporaneamente, non per starci sempre. Il tipico trespolo con due
scodelle ed il piatto sotto, consiste in un posatoio di non più di 70 cm
di lunghezza. Nessun pappagallo, anche di taglia molto più piccola,
dovrebbe esserci costretto per gran parte della giornata e tanto meno
permanentemente.
I pappagalli hanno
bisogno di un contatto molto stretto con le persone con le quali hanno
stabilito un legame. Pensate che al pappagallo basterà stare sul trespolo
a guardarvi? Vorrà volarvi addosso, stare sulla spalla, sul braccio, sulle
ginocchia. Sentirà il bisogno di condividere le vostre attività, mangiare
dai vostri piatti, distruggere i libri o i giornali che state leggendo,
staccare i tasti della tastiera del pc, ecc. Per quanto tempo sopporterete
addosso il suo peso di circa 1 kg (per i grandi pappagalli), e i danni che
possono fare le unghie ai vostri abiti e sulla pelle?
Vorreste portarlo con
voi quando andrete a vivere da soli. Quanto tempo potrete passare in casa
con lui? I pappagalli sono uccelli molto gregari, per loro vivere in
compagnia è una necessità. Se non
potrete dedicarvi per gran parte della giornata, ne soffrirà molto.
Pensate anche al futuro. I pappagalli possono vivere quanto l'uomo, siete
disposti a questo impegno?
Vi prego di non avere
fretta e di non sottovalutare i consigli che vi sono stati dati e l'enorme
impegno che richiede la convivenza in casa con un pappagallo, soprattutto
di grande mole. Questo soprattutto nell'interesse di un piccolo che, come
tutti, meriterebbe di vivere nelle migliori condizioni possibili.